Accordo a Berlino

Germana, intesa di governo per una Große Koalition tra CDU e SPD: Merz cancelliere, ma nei sondaggi l’AfD vola

Esteri - di Carmine Di Niro

9 Aprile 2025 alle 13:02

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Friedrich Merz, leader of the Christian Democratic Union (CDU), speaks during a news conference at the headquarters of Christian Democratic Union (CDU) party in Berlin, Germany, Monday, Feb. 24, 2025. (AP Photo/Martin Meissner) Associated Press/LaPresse
Friedrich Merz, leader of the Christian Democratic Union (CDU), speaks during a news conference at the headquarters of Christian Democratic Union (CDU) party in Berlin, Germany, Monday, Feb. 24, 2025. (AP Photo/Martin Meissner) Associated Press/LaPresse

Intesa raggiunta a Berlino. Presto la Germania avrà un nuovo governo di Große Koalition formato dal centrodestra del prossimo cancelliere Friedrich Merz, leader della CDU e supportato dal “partito gemello” bavarese della CSU, e dai socialdemocratici della SPD.

A un mese e mezzo dal voto che ha sancito la vittoria dell’Unione Cristiano Democratica, il tracollo dei socialdemocratici del cancelliere uscente Olaf Scholz e il balzo in avanti dei post-nazisti di Alternative fur Deutschland, la Germania va dunque verso la formazione del governo che guiderà il Paese per i prossimi quattro anni.

L’intesa di governo in Germania

L’intesa trovata tra i due partiti dovrà poi essere presentata dai leader alla base dei loro rispettivi movimenti. Nei prossimi giorni i membri dell’Spd voteranno online, mentre la CDU terrà un summit ristretto verso la fine del mese. Ad inizio maggio il Bundestag potrebbe eleggere Friedrich Merz come nuovo cancelliere: al momento la data prevista è quella del 7 maggio.

Secondo quanto riportato dai media tedeschi, i ministeri chiave sarebbero già stati distribuiti tra i partiti. All’SPD dovrebbero andare il ministero delle Finanze e il ministero della Difesa, oltre a quello della Giustizia: il ministero degli Interni e il ministero degli Esteri andranno invece alla CDU-CSU.

Accordo di governo che arriva in un quadro politico ed economico globale rivoltato dalla presidenza Trump negli Stati Uniti, tra i dazi contro l’Unione Europea e il sostanziale passo indietro di Washington dall’impegno in Ucraina, che lascia sulle spalle di Bruxelles il compito di aiutare Kiev e di pensare alla difesa dei propri confini.

I sondaggi pro AfD

Ed è in questa situazione che desta non poca preoccupazione la continua ascesa dell’estrema destra di Alternative für Deutschland: il partito di Alice Weidel a 40 giorni dalle ultime elezioni federali è in testa nell’ultimo sondaggio Ipsos sulle intenzioni di voto dei tedeschi con il 25%, un punto in più rispetto ai vincitori delle elezioni, la coalizione formata da CDU e CSU, ferma al 24%.

Secondo il sondaggio, rilanciato dal Guardian, i socialdemocratici sarebbero il terzo partito del Paese con il 15% delle intenzioni di voto, mentre i Verdi e la Sinistra sarebbero appaiate all’11%. L’Alleanza Sahra Wagenknecht si piazzerebbe al quinto posto, con il 5%, mentre il Partito Liberale Democratico si fermerebbero al 4%.

Per l’AfD è la prima volta nella relativamente breve storia del partito che è in testa ad un sondaggio elettorale, situazione questa che mette ancor più sotto pressione il “Brandmauer”, il “muro di protezione” che è di fatto il “cordone sanitario” che mira a marginalizzare il movimento post-nazista dalla politica tedesca.

Non è un caso se la stess Weidel ha reagito immediatamente al sondaggio, sottolineando via social che “i cittadini vogliono un cambiamento politico, non una coalizione ‘business as usual’ tra CDU-CSU e SPD”.

9 Aprile 2025

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