Aveva 83 anni

È morto Graziano Mesina, la primula rossa del banditismo sardo Gratzianeddu: era stato appena scarcerato

Evaso dieci volte da carceri di massima sicurezza, le condanne per sequestri e traffici di droga, la grazia di Ciampi. "Su di lui accanimento, fino all'ultimo in carcere"

Cronaca - di Redazione Web

12 Aprile 2025 alle 12:04

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COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE
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A poche ore dalla notizie della sua scarcerazione, l’ex primula rossa del banditismo sardo Graziano Mesina è morto. Aveva 83 anni, compiuti da poco, lo scorso 4 aprile. Era malato da tempo di una malattia oncologica in fase terminale. Era stato stato trasferito al reparto di Pp San Paolo di Milano dal carcere di Opera, dove era stato detenuto da due anni. Doveva scontarne 24, una condanna ricolcolata dopo quella a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. A dare la notizia le avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier.

“Fino all’ultimo Graziano Mesina è rimasto in carcere. Su di lui c’è stato una sorta di accanimento”, le parole all’ANSA di una delle sue avvocate, Beatrice Goddi, che insieme a Maria Luisa Vernier ha seguito l’ex primula rossa del banditismo sardo. “Siamo molto dispiaciute e anche contrariate perché si poteva scarceralo prima, almeno un mese fa, oggi ci stavamo preparando per andare a trovarlo con alcuni familiari e organizzare il suo trasferimento in Sardegna, invece c’è stato questo epilogo”.

Graziano Mesina detto Gratzianeddu aveva appena ricevuto, nella giornata di ieri, l’accoglimento dell’istanza di diferrimento pena per motivi di salute dal Tribunale di Sorveglianza di Milano. Era nato a Orgosolo, era evaso per dieci volte da carceri di massima sicurezza, ci aveva provato per 22 volte. Era stato accusato di traffico di droga oltre che dei sequestri di persona, spesso condotti in collaborazione con l'”anonima sequestri”. Aveva fatto da mediatore nel 1992 nel caso di Farouk Kassam, che venne liberato a luglio.

Aveva ottenuto nel 2004 la grazia dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta dell’allora ministro della Giustizia, Roberto Castelli, dopo circa 40 anni in carcere. Era stato di nuovo arrestato nel 2013 per traffico internazionale di stupefacenti, venne condannato a 30 anni. Dopo l’ennesima fuga venne inserito nella lista dei latitanti italiani di massima pericolosità. Mesina, prima di essere catturato, a Desulo Nuoro aveva passato un anno e mezzo in latitanza. Era stato arrestato e condotto prima nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros e quindi trasferito a Opera, Milano.

12 Aprile 2025

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