Calcio Scommesse

Fagioli: “Ho sofferto e pagato ma ho il diritto di rialzarmi, accanimento e gogna mediatica contro di me”

Lo sfogo dell'ex Juventus, oggi alla Fiorentina, sui social dopo l'apertura della nuova inchiesta: "Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta"

News - di Redazione Web

15 Aprile 2025 alle 15:28

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Italy’s Nicolo Fagioli during the Euro 2024 soccer match between Swiss and Italy at the Olympiastadion, Berlin, Germany – Saturday 29, June, 2024. Sport – Soccer . (Photo by Fabio Ferrari/LaPresse)
Italy’s Nicolo Fagioli during the Euro 2024 soccer match between Swiss and Italy at the Olympiastadion, Berlin, Germany – Saturday 29, June, 2024. Sport – Soccer . (Photo by Fabio Ferrari/LaPresse)

Sfogo di Nicolò Fagioli sui social, dopo la nuova inchiesta sulle scommesse illecite aperta dopo che il calciatore della Fiorentina era già stato indagato e condannato dalla giustizia sportiva con una squalifica di sette mesi per aver scommesso illegalmente sul calcio. “Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta”.

Fagioli ha 24 anni, centrocampista dotato di ottima visione di gioco e di buone caratteristiche tecniche. È passato a gennaio dalla Juventus alla Fiorentina. Era stato perfino convocato dall’allenatore della Nazionale, Luciano Spalletti, agli Europei dell’estate del 2024 dopo esser appena tornato dal periodo di squalifica. “Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me. Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto”.

La nuova inchiesta aperta dalla Procura di Milano riguarda sempre l’organizzazione illegale dietro le piattaforme di scommesse sulle quali giocavano, secondo le accuse, alcuni calciatori. I media stanno riportando indiscrezioni e rivelazioni anche in merito ai prestiti e ricatti nei quali sarebbe finito lo stesso Fagioli. Per rientrare dai debiti o per continuare a giocare. “Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi”.

 

 

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Fagioli ha ricordato la condanna, i comportamenti che l’hanno scatenata, il periodo difficile che ha attraversato. Ha scritto di non voler trasmettere alcun tipo di vittimismo. “Tutti, anche chi scrive oggi, possono cadere e commettere errori. L’importante è saperlo riconoscere e credo che la forza di un uomo stia nel sapersi rialzare. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare”.

“Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna. Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati – anche se solamente in una riga di giornale – in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento diffcile. Anche se li ho sicuramente delusi. Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo”.

L’inchiesta riguarda le scommesse presuntamente fatte da 12 calciatori sul calcio su piattaforme illegali tra il 2021 e il 2023. Si parla di centinaia di migliaia di euro su siti gestiti illecitamente da due persone. I calciatori, professionisti e dilettanti, non possono scommettere su alcun evento legato al calcio, anche quelli in cui non sono coinvolti. Il tema resta serio e non riguarda soltanto il mondo del calcio. L’informazione, ad esempio, spesso è finanziata tramite investimenti pubblicitari da grandi agenzie di betting. Il mondo del calcio, i suoi tornei, sono spesso finanziati dalle stesse. Guardare una partita vuol dire spesso assistere a numerose pubblicità di agenzie di scommesse. La procura federale della FIGC ha chiesto alla Procura di Milano di vedere gli atti per decidere se avviare o meno un procedimento.

15 Aprile 2025

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